Denti

L’implantologia dentale è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire i denti mancanti con delle viti in titanio ancorate nell’osso che possono sostenere denti singoli, gruppi di denti o possono anche fungere da supporto per una protesi completa. L’utilizzo degli impianti permette di conservare integri i denti naturali adiacenti allo spazio da colmare in quanto la protesizzazione degli impianti non coinvolge i denti naturali.

COSTITUZIONE DI UN IMPIANTO DENTALE

Attualmente presso il nostro studio odontoiatrico di napoli utilizziamo impianti dentali in Titanio commercialmente puro di grado 4.

Ricordiamo che quando nell’organismo è presente un corpo estraneo, si può verificare un processo di organizzazione oppure una reazione immunitaria (antigene-anticorpo). Quest’ultima, detta anche reazione di rigetto, si verifica quando nel corpo estraneo sono presenti delle proteine e non ha quindi luogo con materiali implantari in cui le proteine sono assenti.

Per una ottima implantologia dentale, il Titanio inoltre non provoca neppure reazioni da corpo estraneo, ma stabilisce con l’osso una connessione diretta che è alla base dell’osteointegrazione, pertanto il materiale implantare è un fattore importante nel raggiungimento dell’organizzazione tra tessuto osseo e impianto.  

Talora tuttavia, in non più del 5% dei casi, per motivi che non sono sempre perfettamente noti e prevedibili, questo processo di connessione diretta tra osso ed impianto dentale non si verifica per cui l’impianto dentale non può sostenere la protesi e deve essere rimosso. 

Molte volte si forma un tessuto fibroso intorno all’impianto dentale che è per l’appunto responsabile di una FIBROINTEGRAZIONE. Frequentemente, a discrezione dell’operatore, sarà possibile sostituire l’impianto andato perso dopo pochi giorni.

CHI PUO’ AFFRONTARE L’IMPLANTOLOGIA DENTALE? Praticamente quasi tutti!

Presso il nostro studio odontoiatrico di napoli, una volta valutato le condizioni generali di salute, l’osso disponibile e la sua qualità, e le motivazioni del paziente, si può affermare che quasi ogni caso di edentulia (mancanza dei denti) può essere risolto con l’uso degli impianti. Esistono tuttavia quelle che in medicina vengono definite delle “controindicazioni” di carattere locale o generale, temporanee o permanenti che sconsigliano fortemente una implantologia dentale.

Per questo motivo Ti invitiamo a rispondere sinceramente ed esaustivamente alle domande che Ti vengono rivolte nel colloquio in occasione della prima visita. Le tue risposte ci permettono di inquadrare correttamente la tua situazione clinica remota e recente e quindi desumere indicazioni e controindicazioni.

PRESUPPOSTI ANATOMICI

La disponibilità ossea, nella cresta edentula in cui è prevista l’incorporazione di impianti dentali, è della massima importanza qualunque sia il sistema impiantare che si intende usare.

Noi dello studio odontoiatrico di napoli servendoci degli attuali mezzi diagnostici (analisi delle radiografie, Cone Beam, modelli ecc…) è possibile valutare con sufficiente precisione, altezza, larghezza, lunghezza e forma dell’osso nonché i prevedibili rapporti tra impianti dentali e sovrastruttura protesica.

Incorporando correttamente gli impianti dentali nell’osso mascellare o mandibolare si ottiene un ottimo fissaggio meccanico delle protesi mobili o fisse, con procedure chirurgiche semplici. Se si ottiene l’incorporazione di elementi implantari si verificano buone condizioni di partenza per procedere alla ricostruzione protesica.

Valutazione intraoperatoria della distanza dal canale alveolare.

QUALI FASI COMPORTA L’INSERIMENTO E LA MESSA IN FUNZIONE DEGLI IMPIANTI DENTALI?.

Se il paziente acconsente e se non sussistono controindicazioni si procede all’inserimento dell’impianto nell’osso mandibolare o nell’osso mascellare in anestesia locale.

L’intervento dura dai trenta minuti a un’ora e trenta a seconda del numero degli impianti e del tipo di intervento e non è doloroso durante il suo svolgimento. In fase di guarigione si può manifestare un lieve dolore ed una lieve tumefazione, (come dopo un’estrazione).

L’intervento di implantologia dentale presso il nostro studio odontoiatrico di napoli è preceduto e seguito dall’assunzione di farmaci, a discrezione dell’odontoiatra curante, tra cui sono inclusi antibiotici e antinfiammatori per evitare infezioni ed un eccessivo disagio postoperatorio.

Dopo una settimana vengono rimossi i punti.

Secondo la metodica tradizionale si attendono da 3-4 a 6 mesi circa a seconda della posizione degli impianti, prima di procedere alla seconda fase chirurgica che consiste nel collegare un “tappo di guarigione” all’impianto dentale.

A breve il pilastro di guarigione viene sostituito con un moncone che costituisce il supporto dapprima per una eventuale corona provvisoria e solo in seguito per una corona definitiva (FASE PROTESICA).

Metodiche più moderne ed attuali possono prevedere interventi “FLAPLESS” (senza aprire la gengiva per inserire l’impianto dentale) al “CARICO IMMEDIATO”, ovvero all’inserimento dell’elemento dentario sopra l’impianto entro 72 ore dall’intervento (casi in cui l’estetica è importante e mettendo la protesi rigorosamente in sotto occlusione)

QUAL E’ IL COMPORTAMENTO PIU’ CORRETTO PER MANTENERE GLI IMPIANTI DENTALI IN BUONA SALUTE E DURATURI NEL TEMPO?

Per mantenerere un impianto dentale in buono stato, è assolutamente necessario effettuare regolari visite di controllo, in genere con cadenza semestrale, durante le quali il dentista controllerà le infrastrutture implantari e l’igiene orale praticata dai pazienti.

Si ritiene unanimemente che il controllo della placca batterica sia importantissimo per prevenire i processi di distruzione ossea in sede periimplantare. Per questo motivo prima ancora di posizionare i pilastri implantari, il paziente deve essere istruito, dal nostro studio odontoiatrico di napoli, illustrando l’uso dei mezzi per praticare l’igiene degli impianti e dei denti residui e deve essere in seguito controllata e verificata la sua capacità di eseguire adeguatamente le necessarie manovre di igiene orale. Da questa capacità dipende in larghissima misura la possibilità di far durare nel tempo un impianto dentale correttamente posizionato e protesizzato

COMPLICANZE ED INSUCCESSO

Che cosa significa insuccesso implantare? Il termine “successo” definisce di massima un trattamento di implantologia dentale duraturo nel tempo.

Da un punto di vista medico una terapia è da considerarsi “di successo”, anche se rende possibile un temporaneo miglioramento, oggettivo e soggettivo, dello stato clinico del paziente senza che ne risulti alcun danno.

Oggi parliamo di “sopravvivenza” implantare NON NEL SENZO NEGATIVO DEL TERMINE ma come una presa di coscienza che in odontoiatria quasi tutti i trattamenti devono accontentarsi di successi temporanei anche se a lungo termine.

Questo è legato a fenomeni di usura dei manufatti che vengono fabbricati, dovuti peraltro alle fortissime sollecitazioni cui sono sottoposti nel cavo orale e al lento riassorbimento dell’osso che avviene sia intorno ai denti che agli impianti dentali con l’avanzare dell’età del paziente. Infatti si è costatato che gli impianti dentali hanno un fisiologico riassorbimento dell’osso periimplantare.

In generale si può parlare di successo dell’85% degli impiantidentali a 10 anni anche se spesso molte ricerche indicano percentuali ancora maggiori.

Esistono purtroppo un certo numero di complicazioni chirurgiche intraoperatorie e postoperatorie precoci e tardive nonché complicazioni protesiche che possono determinare la non integrazione dell’impianto dentale e quindi la sua perdita prima che esso venga caricato, a breve distanza dal caricamento o anche a distanza di alcuni mesi.  Tra le complicanze intraoperatorie vi sono ovviamente il non rispetto delle strutture anatomiche come abbiamo specificato parlando dei presupposti anatomici necessari all’incorporazione dell’impianto dentale.

Come complicanza da prevenire una volta che l’impianto dentale è stato caricato abbiamo la PERIIMPLANTITE:

La periimplantite è una infiammazione periimplantare (ossia che circonda l’impianto dentale). Consiste nella formazione di un tessuto di difesa (tessuto di granulazione) in caso di contaminazione batterica della superficie implantare. Il tessuto di granulazione può arrivare a sostituire osso riassorbito e piano piano procedere verso il centro provocando un’osteomielite cui segue la perdita dell’impianto dentale dopo poche settimane.

CHIAMACI

081 741 0026

EMERGENZE

377 0454010

WHATSAPP

CONTATTI VCARD

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.